L'Ata è di nuovo corsara, Olympia schiantata in tre set
La Walliance concede il bis. Dopo aver espugnato Bassano del Grappa con un 3-0, due giorni fa si è ripetuta in fotocopia sul campo dell’Olympia e se i tre punti del sabato precedente avevano un importante valore sul piano tecnico, questi ce l’hanno per la classifica, visto che lanciano l’Ata a +8 sulla zona retrocessione e al nono posto, un doppio cuscinetto di sicurezza che permette di affrontare senza patemi le ultime tre partite stagionali contro Vicenza, Orgiano e C9 Arco Riva.
Sul campo dell’Istituto agrario Duca degli Abruzzi di Padova la squadra ospite ha quasi sempre comandato le danze. Un servizio incisivo, una distribuzione del gioco molto precisa e in grado di togliere punti di riferimento alle venete e soprattutto tanta difesa hanno sabotato il gioco delle padrone di casa, che in attacco, pur sbagliando pochissimo (appena 3 errori in tre set) e pur testando molte combinazioni diverse di atlete in ogni ruolo, hanno combinato poco, così come a muro. Un match, insomma, molto diverso da quello visto al PalaBocchi il 10 dicembre, quando il livello di gioco dei due team era molto più vicino. C’è quasi da rammaricarsi che il campionato stia volgendo al termine, perché per come sta giocando ora la Walliance merita ben più della nona piazza.
La cronaca
L’Anticoforno comincia la sfida con Anna Piva in regia, Camilla Cocco opposta, Beatrice Marcato ed Elena Turato in posto-4, Elisa Matta e Federica Quareni al centro, Luna Belsanti e Silvia Cavalera liberi in alternanaza. La Walliance risponde con le diagonali Zanei - Eliskases, Carosini - Maines, Ferracci - Ghiotti, il libero è Eccel.
L’inizio del match serve alle atine per prendere le misure all’avversario e a un terreno di gioco straniante, con righe e aree colorate di ogni genere. Sul 5-2 per le padovane Marco Mongera deve utilizzare il primo time out, anche perché le sue ragazze hanno già commesso due errori, ma ci pensa il turno al servizio di Eliskases a neutralizzare la mini fuga (ace e smash di Ferracci per il 5-5). Poi i due cambi palla girano a dovere, ma l’Ata riesce a infilare un paio di break point, isolati ma importanti, che la portano a condurre 11-14. Il merito è di un contrasto a rete vinto da Carosini e di un contrattacco di Maines e se le ospiti non scappano via in maniera definitiva è solo perché al servizio sono troppo fallose. Un muro di Cocco su Carosini riporta in parità il punteggio (15-15), poi l’Olympia prova a dare la spallata con un ace di Turato, un attacco out di Eliskases e un bel lungolinea di Cocco. Sul 20-18 per Mongera è tempo di fermare nuovamente il gioco e il time out si rivela quanto mai produttivo, perché subito dopo la Walliance decolla, aiutata da un doppio cambio particolarmente indovinato, non solo perché tiene in prima linea l’attacco a tre, ma anche perché l’ingresso di Falcucci in diagonale a Rizzo diventa determinante. La parità arriva da un primo tempo di Ferracci in ricostruzione (21-21), poi Carolina Falcucci realizza i punti del 22-22 e 22-23, mentre Carosini firma il 22-24. L’ultima stoccata è ancora di Falcucci: 22-25.
Nel secondo set Turato cambia una pedina al centro (Benetti per Matta), ma la sua squadra si trova subito ad inseguire (1-4), colpita dagli attacchi di Eliskases e da un muro di Maines su Cocco. L’Olympia imbastisce una prima rimonta con i servizi efficaci della neo entrata Benetti (6-5), ma poi torna a subire il gioco della Walliance, che sembra aver preso le misure a tutte le attaccanti bianconere, molto deficitarie quando si tratta di mettere a terra il pallone. Carosini mura Cocco e si va sul 6-8, poi due ace e mezzo di Ferracci mettono le ali all’Ata, che vola sul 7-12. Le padrone di casa riescono per l’ultima volta a riportarsi sotto, sempre grazie al servizio (di Marcato), con un ace, un muro di Quareni su Carosini e un attacco di Turato (11-12), ma poi un tocco sotto rete di Zanei interrompe il turno ed Eliskases scarica a terra il pallone dell’11-14. Il vantaggio è già importante, ma con i sette servizi consecutivi di Ghiotti la Walliance dilaga, mettendo a terra il pallone in ogni modo, in attacco a muro e con un ace. L’Olympia invece non passa mai e sul 13-22 la frazione può dirsi conclusa. Dopo il 17-25, fissato da un servizio in rete di Cocco, si contano appena 5 punti realizzati dalle padovane in attacco nell’intero set
Dopo il cambio di campo l’Anticoforno conferma Canola al palleggio e Sblattero in banda, entrate nella frazione precedente, ma è sempre l’Ata ad avere la situazione in pugno, come dimostra l’1-3 iniziale con Eliskases sugli scudi. Le padovane provano a dare tutto e con il turno al servizio di Marcato, dopo un errore di Carosini, riescono a procurarsi e a sfruttare due contrattacchi, che le portano in vantaggio (10-8). Anche questa volta un time out trentino rimette subito le cose a posto, dato che Maines e Carosini (fortunato ace sul nastro) suonano la carica (10-11), mentre lo slancio da 11-12 a 11-15 si appoggia sulle battute di Ghiotti e sul dominio sotto rete esercitato da Ferracci (smash e muro) con Maines nel ruolo di cecchina quando Zanei la chiama in causa. Il 12-16 sembra rassicurante, ma l’Olympia riesce a tornare nel match per l’ultima volta con le battute di Sblattero. La neo entrata Vanzato, Marcato e Canola mettono a terra i palloni della parità (16-16), un equilibrio che sopravvive fino al 18-19, quando l’Ata chiude il doppio cambio e con i servizi di Zanei va a vincere la partita. Carosini, Eliskases e Ghiotti non lasciano scampo al muro veneto, innescate da una Zanei lucidissima, poi Ghiotti firma anche il 20-24, mentre è un errore di Cocco a chiudere il match.
Fotografie di Riccardo Giuliani