In trasferta ad Orgiano per conquistare l'ottavo posto
Messa al sicuro la permanenza in serie B2, in questo ultimo scampolo di stagione alla Walliance è rimasto il compito di divertirsi e magari di guadagnare un’altra posizione in classifica. Salire dal nono all’ottavo posto non cambia la storia di un campionato, ma sarebbe comunque una certificazione della crescita che la squadra ha conosciuto nell’ultimo mese e del suo valore.
Per la penultima giornata il calendario si è divertito a mettere di fronte alle atine proprio l’unico team che hanno ancora la possibilità di superare, il Laserjet Orgiano, che vanta quattro punti in più e che nella sfida giocata al PalaBocchi il 7 gennaio si impose per 3-1. Un risultato un po’ troppo severo nei confronti dell’Ata, se si guadano i rendimenti praticamente identici delle due squadre in ogni fondamentale, e che può essere restituito alla formazione vicentina mettendo in campo un pizzico di cinismo in più.
Orgiano è una squadra che ha alternato momenti di gloria, come il successo sul campo del Cerea del 18 febbraio, ad altri molto meno brillanti, come i rovesci di Vicenza (3-2) e Galliera Veneta (3-0) e che in casa ha già perso cinque partite su dodici, ovvero quelle contro Cerea, Marzola, Argentario, Peschiera e Bassano, ovvero i team più attrezzati del girone. Il Laserjet non sta vivendo un buon momento, visto che nelle ultime sette partite ha vinto solo contro il Torri, già retrocesso, conquistando quattro punti sui 21 disponibili. Sabato scorso a Schio, casa del San Vito, le ragazze di Alessandro Delia hanno perso per 3-0 senza mai riuscire a invertire l’inerzia del match.
Il loro settetto è composto dalla regista Gaia Marta, dall’opposta Matilde Fiocchi, dalle laterali Giorgia Tomaiuolo e Giovanna Donadello, dalle centrali Martika Bertelle e Silvia Ostuni, rientrata a pieno regime dopo un infortunio proprio sabato scorso, dal libero Giada Carli.
La partita si giocherà domani (sabato) a partire dalle ore 20.30 alla Scuola media Piovene di Orgiano e sarà diretta da Riccardo Scarabello di Belluno e Giulia Gentile di Gorizia.